Mi (s)trascino con passo stanco verso casa. Qualcuno spieghi al clima che è il 3 ottobre e che questi anomali 26° entrano in netta collisione con lo spasmodico desiderio di indossare il mio nuovo cappello arancione in VERA pelle di lepre (come ha tenuto a sottolineare la commessa fescion).
Cammino nel mio solito stato di estraniamento dal mondo quando, all’improvviso, mi si pone davanti un ostacolo: un gruppo di 6/7 mamme ostruiscono il passaggio che mi condurrà a casa. Rallento il passo. Valuto la strategia migliore per superarle. Potrei lanciare una bomba e creare un varco tra i passeggini. Forse non è il caso. Rifletto, e mentre lo faccio, in lontananza, con passo spavaldo arriva lei, la mamma “atteggiata” per antonomasia.
Dicasi mamma “atteggiata” quella donna convinta di essere megapotente solo perché bimbomunita. Ricoperta da capo a piedi da abiti firmati (la mutanda non si vede, ma giurerei che indossi un completino La Perla), la mamma “atteggiata” attraversa il Corso della città mostrando fiera il suo bambino trofeo. Osserva le altre donne con indignazione, con sguardo sprezzante, convinta di avere una marcia in più.
Fasciata nel suo jeans stretto, magliettina rigorosamente bianca, con fare sguaiato esclama rivolta ad una tipa del gruppetto: “CARAAAA, NON MI POSSO PROPRIO FERMAREEEE, SI E’ PISCIATO TUTTO ADDOSSOOO!”
Mi fermo (ma come parla?).
“Fermatiiiii” esclama la conducente di un passeggino ultima generazione che farebbe invidia a Michael Schumacher “fammi vedere quanto è bello”.
“EH… BELLO, MA SI E’ PISCIATO FIN QUI” Ed indica il punto poco sotto l’ascella “Si piscia sempre fin lì!”
“MA E’ NORMALEEEEE” risponde l’altra.
Cara mamma “atteggiata”,
premetto che non sono madre e mi auguro che Dio, o chi per lui, scampi a qualsiasi bambino di essere portatore diretto del mio patrimonio genetico. Non ho la minima idea di chi tu sia e non mi sembrava il caso di intromettermi in una conversazione privata, ma sono fermamente convinta che qualcuno, e non importa se tua madre, tua suocera, la tua tata o anche la signora che ti pulisce il cesso, spieghi a te (e, possibilmente, anche a quel genio del male della tua amica) che NO, NON E’ NORMALE!
Sono solo due i motivi per i quali a tuo figlio accade una cosa simile: o ha una vescica di dimensioni spropositate per un bambino di circa due mesi o gli cambi il pannolino una volta al giorno. Quale delle due sia la ragione (e non so perché, ma la strega cattiva dell’Est che regna in me opta per la seconda ragione) beh, in entrambi i casi, NON E’ NORMALE.
L’unica cosa che mi resta di augurarti è che un giorno, quando sarai vecchia, sola e incapace di badare a te stessa, tuo figlio riservi per te la stessa cura e attenzione che tu stai riservando a lui.
Con cordialità
Erode